Kitchenfilm incontra un gruppo di studentesse del Wellesley College, provenienti da varie città degli Stati Uniti, per discutere del film «Amorfù» con la regista, Emanuela Piovano.
In compagnia della professoressa Flavia Laviosa, insegnante di Lingua italiana presso l’Università americana, le studentesse hanno posto alla regista varie domande, in lingua italiana, preparate in precedenza e quindi estratte a sorte.
Hanno partecipato al dibattito il primo operatore di «Amorfù», poi “promosso” direttore della cinematografia de «Le stelle inquiete», Raoul Torresi e l’operatore al missaggio Simone Corelli.
Le Domande delle Studentesse
Una scena che ha mi colpito in modo particolare, perché sono una musicista, è la frustrazione di Fausto quando lui lottava per praticare un pezzo di musica. Il giorno dopo il piano arriva, Elena insinua che Fausto non ha una ragione per lasciare la casa. Fausto è imbronciato come si siede per praticare. Durante un passaggio particolare, lui esita. Non può suonare quella sezione. Si accende il volume del televisore per costringersi a concentrare; poi, suona il passaggio sempre più velocemente fino a quando lui abbandona il pezzo. Fausto corre dalla camera.La velocità della musica aumentava quando Fausto diventava frustrato. Lui è disperato di finire quella sezione, una materializzazione mentale di Elena chiude la porta sulla libertà di Fausto.
Penso che l’aspetto più inquietante del film Amorfù sia la disponibilità di Elena di avere una relazione romantica e anche sessuale con uno dei suoi pazienti. Elena vuole essere una brava psichiatra, ma lei si dimentica questo quando diventa quasi ossessionata con Fausto. Nonostante il suo amore per Fausto e le sue intenzioni buone, la sua mancanza di etica mi fa pensare di meno di lei. Elena diventa ossessionata quando lei si comincia a prendere cura di Fausto. E’ solo il suo amore per lui che provoca questa preoccupazione, o invece Fausto a rappresentare qualcosa di ancora più significativo per Elena?
Un elemento che mi ha colpito del film AMORFÙ é l’ immagine ricorrente di Fausto nudo; mi sembra che quest’aspetto dimostri la sua vulnerabilità psicologica in modo visuale, e quest’intersezione di quello interno con l’esterno è simile al modo in cui Fausto vede la musica mentre la ascolta. Queste scene intime ci espongono la personalità di Fausto, ma più importante, ce lo rendono caro. Ho molta curiosità di come la regista ha scelto i due attori per le parti di Fausto ed Elena. I ruoli richiedono una rappresentazione sensibile, e loro l’hanno fatto perfettamente. Com’era il processo di trovare gli attori? Quando è stato ovvio che loro fossero ottimi?
Penso che il cambiamento nel rapporto dottoressa-paziente sia stato interessante. Il cambiamento del “set” dall’ospedale alla casa di Elena ha dimostrato bene come il rapporto cambia. Sembra che nella casa, Elena diventi la paziente e Fausta diventi il dottore di Elena. La musica differente nel film e’ molto interessante. Come Lei ha scelto i suoni comuni che sarebbe “musica”. Per esempio, il pianto della donna nell’ospedale, dopo Fausto le ‘ha dato il fiore.
Il film Amorfù ha creato molti sentimenti per me. Sapevo un po’ dello stile di Emanuela Piovano quando ho visto il film, ma ho scoperto che questo film è una storia semplice d’amore. Attraverso gli alti e bassi, i personaggi di Elena e Fausto perdono la testa e ritrovano i saluti. Malgrado alla fine della storia tutti e due si sono innamorati, mi sembra che il rapporto non possa funzionare. Elena ama Fausto troppo, e sembra essere pazza più pazza di Fausto. Questo film ci fa chiedere che cosa significa essere sano di mente. Come sono le sue esperienze personali che hanno influenzato il suo stile di regia?
Mi piaceva molto il fatto che Elena non ha badato, e quasi ha compromesso, la sua professione in un tentativo di guarire a Fausto. Ironicamente, anche se lei ha tentato di aiutarlo, ha causato molta turbolenza nella sua vita e in quella di Fausto. Pensavo che fosse molto interessante e realistico che il viaggio di guarirlo era così difficile. Non c’è niente nelle nostre vite che sia facile, e anche, non c’è niente che possiamo avere senza compromettere o cambiare altri aspetti della vita. Perché ha scelto i due temi centrali di musica e medicina? Pensa che siano collegati?
Penso che sia interessante che la cinematografia usi il motivo di vetro durante tutto il film. Spesso, noi guardiamo Fausto (e qualche volta Elena) attraverso una finestra o un altro tipo di vetro. Penso che questo rappresenti un barriera invisibile tra noi e i due personaggi e anche la stessa divisione tra Elena e Fausto, perché possiamo vistare chiaramente attraverso il vetro ma non possiamo passare attraverso il vetro.
Uno degli aspetti più interessanti per me é il modo in che la macchina fotografia si muove nelle scene quando Fausto suona il pianoforte o finge di condurre un’orchestra. Quando una musicista suona o ascolta una canzone, le sue emozioni e pensieri si manifestano nei suoi movimenti; infatti, molti insegnati di musica incoraggiano i loro studenti a muovere con il ritmo della musica durante il suono. Allora, mi piace molto come la prospettive della macchina da presa cambiano come le emozioni di un musicista. Come dovremmo interpretare il ruolo di Elena nel film; é una protagonista o un’antagonista ?
Mi piace la misteriosità di Fausto perché mi ha fatto pensare di più delle vite di pazienti psichiatrici. Fausto è un personaggio che in realtà molte persone non lo capirebbero. Penso che la regista mi abbia aiutato vedere un altro aspetto dei pazienti come Fausto. Molte persone pensano che i pazienti siano solo pazzi, ma molte volte loro sono anche fraintese. Il film esplora la misteriosità dei pazienti attraverso Fausto e il suo sviluppo. Vi è stata un’esperienza che l’ha inspirata per creare la relazione tra paziente e dottore?
Mi ha sorpreso che Elena e Fausto non sono insieme alla fine. Penso che Fausto ami Elena, ma lei lo soffochi e non gli dia la sua libertà. Alla fine del film loro realizzano che si incontreranno dopo sei mesi, cosi c’è sola una possibilità che Elena e Fausto saranno insieme. Mi sembra che Elena e Fausto cadano si innamorino mentre ascoltano alla musica dell’orchestra e ricordano i momenti con l’altro. Qual è stata la inspirazione per questa scena?
Penso che il film Amorfù sia strano e complicato. È strano perché Elena, una psichiatra, diventi troppo coinvolta con Fausto, che è un grande “no-no” nella professione di un medico. È interessante che la dottoressa e il paziente siano pazzi, ma la dottoressa, in qualche modo, è più pazza del paziente. Verso la fine, è interessante che Fausto abbia un lavoro e migliori. Perché è diventata regista?
Uno degli aspetti più interessanti per me é il modo in che la macchina fotografia si muove nelle scene quando Fausto suona il pianoforte o finge di condurre un’orchestra. Quando una musicista suona o ascolta una canzone, le sue emozioni e pensieri si manifestano nei suoi movimenti; infatti, molti insegnati di musica incoraggiano i loro studenti a muovere con il ritmo della musica durante il suono. Allora, mi piace molto come la prospettive della macchina da presa cambiano come le emozioni di un musicista. Come dovremmo interpretare il ruolo di Elena nel film; é una protagonista o un’antagonista ?
Mi piace la misteriosità di Fausto perché mi ha fatto pensare di più alla vita dei pazienti psichiatrici. Fausto è un personaggio che in realtà molte persone non lo capirebbero. Penso che la regista mi abbia aiutato a vedere un altro aspetto dei pazienti come Fausto. Molte persone pensano che i pazienti siano solo pazzi, ma molte volte loro sono anche fraintesi. Il film esplora la misteriosità dei pazienti attraverso Fausto e il suo sviluppo. Vi è stata un’esperienza che l’ha inspirata per creare la relazione tra paziente e dottore? Perché ha scelto la scena quando Elena ha visto Fausto alla metro suonare la chitarra? La sua reazione non sembra normale, era un po’ strano.
Penso che il rapporto fra Elena e Fausto sia molto interessante e intenso perché è realistico e come per i rapporti complessi è anche non sano. Penso che Elena faccia gli errori come un essere umano, ma non io penso che lei sia ‘pazza’. Come vede i ruoli di genere e le norme di genere che influenzano il personaggio d’Elena e la relazione fra Elena e Fausto? Era particolarmente conscio di questo nel modo che ha scelto di ritrarre questi personaggi?
Penso che il concetto del film sia molto interessante perché una storia che concentra sulla relazione con un paziente e una dottoressa è avvincente. Anche, è interessante che questo film, simile a Le complici , abbia un brano centrale. È questo film una storia vera? Anche, vorrei chiedere la regista perché ha scelto di raccontare questa storia?
Penso che la scena più interessante sia quando Elena e Fausto stanno parlando riguardo un lavoro per Fausto. Nella scena, mi sembra che Elena faccia tutte le cose che lei possa fare, per rimanere nel cuore di Fausto. È’ interessante che Elena abbia paura dello scambio del potere. Ma questa paura sarà la fine del rapporto. È’ evidente che lei sia disperata, e allo stesso tempo che lei voglia controllare Fausto. Io penso che Fausto sia un uomo più sano di Elena. Mi sembra che Fausto capisca se stesso e i suoi bisogni molto bene; ma Elena, no. Che tipo di ricerca psichiatrica Lei ha fatto per Amorfù?
Un aspetto di Amorfù che trovo molto interessante è come Elena interagisca con le persone del manicomio. Mi sembra che il dottore che è il suo mentore pensi che i dottori dovrebbero rimanere separati dai pazienti, ma i pazienti Elena li tocca, gli dà i baci e i abbracci. Lei pensa che i pazienti abbiano bisogno della gentilezza e dell’amore. Anche io penso questo, ma Elena non sa quando è troppo. Lei ha visto che Fausto ha bisogna della musica, forse perché gli è diventata amica. Ma il dottore, che suona il flauto, non capisce Fausto. Qual è il significato della musica del flauto del dottore?