EMANUELA PIOVANO| SAVIGLIANO FILM FESTIVAL 2019

10 ottobre 2019

Il direttore artistico Davide Barberis sceglie la giuria composta da Emanuela Piovano, Stefano Masi, Manuela Michetti ed Eugenio Allegri per la selezione dei vincitori dell’edizione 2019 del “Cortocircuito – Savigliano Film Festival”.

Davide Pulci sarà presidente della giuria che in occasione del 25° anniversario della fondazione della rivista Nocturno Cinema, capeggerà un team nocturniano appositamente allestito per la IV edizione del Festival.

Sezione Generale

Premio per il miglior cortometraggio, a cui spetterà un premio del valore di 700,00€;

Premio speciale della Giuria, a cui spetterà un premio del valore di 300,00€.

Sezione Tematica  CIAK, SIPARIO!” 

Cortomettraggi che mettano in scena il cortocircuito tra cinema e teatro, dalla spazialità all’attorialità, passando per la narrazione, fino alle tematiche. 

Premio per il miglior cortometraggio, a cui spetterà un premio del valore di 500,00€.

Domenica pomeriggio 27 Ottobre la cerimonia di premiazione e la proiezione dei cortometraggi vincitori.

 

FÉLICITÉ | “Weekend al Cinema” su Rai New

Nella puntata del 31 agosto 2017 del programma “Weekend al Cinema” su Rai New Stefano Masi ci parla di Félicité.
“Alain Gomis, 43enne parigino di origine senegalese, è il regista di Félicité, melò africano tutta musica e dolori, Gran Premio della Giuria a Berlino.
Nel title role un’iconica attrice cantante congolese, Veronique Tshanda detta Verò.
Lei si chiama Félicité, ma questo nome suona quasi come una beffa. Sfodera la sua voce sensuale nei bar di Kinshasa. Una donna tutta sola e fiera, una tigre ferita e, quando il figlio Samo resta coinvolto in un incidente di moto, dovrà trovare i quattrini per curarlo, per evitare il peggio.
Senza una famiglia alle spalle, Félicité imbraccia tutta la sua sfacciataggine e fa il giro delle sette Chiese per trovare il denaro. Gli avvoltoi volteggiano intorno al suo dolore e, strada facendo, il film racconta le mille facce , non proprio rassicuranti, di una megalopoli nera di dieci milioni di abitanti.
Profumi del primo Cassavetes, un film zeppo di voci e musica che gronda emozioni a dispetto del suo stile acerbo. Un intreccio variopinto ed energetico che, senza troppi giri di parole, mette in scena la ferocia di un continente, ma anche le sue infinite promesse.”