TRE IN TRENO PER L’EUROPA E UN POLLO| CINEMA LA COMPAGNIA | 41° FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE 2019


24 Novembre 2019

“TRE IN TRENO PER L’EUROPA E UN POLLO” di Emanuela Piovano verrà proiettato il prossimo 24 novembre  alle ore 15  al cinema LA COMPAGNIA di Firenze  alla presenza della regista per l’edizione  “MADRI DELLE STORIE ” al  41° FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE 2019.

Tre in treno per l’Europa e un pollo di Emanuela Piovano, Italia, 2019, 15

Tre donne di diverse generazioni viaggiano su un treno. Fuori scorre la storia dell’Italia attraverso le immagini dall’Archivio delle Ferrovie di Stato e dell’Archivio di Stato.  Metafora della nascita della nuova Europa e ricordo del pollo arrosto che permise alla copia miniaturizzata del Manifesto di Ventotene di evadere, portata in treno da Ursula Hirschmann.

 

 

TRE IN TRENO PER L’EUROPA E UN POLLO|CONVEGNO L’EUROPA DELLE DONNE |FONDAZIONE NILDE IOTTI


4 maggio 2019

Livia Turco:

“Le donne possono cambiare l’Europa,

siano protagoniste”

Convegno a Roma della Fondazione Nilde Iotti il 4 maggio alla Casa Internazionale delle Donne

 Il corto “Tre in treno per l’Europa (e un pollo)”, l’omaggio della regista Emanuela Piovano per la Fondazione, in anteprima al convegno

Ispirato ad una testimonianza orale di Altiero Spinelli raccolta da Lucio Levi narra che la prima stesura del Manifesto di Ventotene, redatta tra il 1941 e il 1943, fosse stata scritta su cartine di sigarette, nascoste nel ventre di un pollo arrosto e portato sul continente da Ursula Hirschmann.

Ripropone testualmente le parole di alcune madri fondatrici dell’Europa, da Ursula Hirschmann a Nilde Iotti. L’idea era di far risuonare questi testi, presi da discorsi ufficiali, memoriali o articoli, come fossero il ricordo di tre donne di generazioni diverse, che stanno viaggiando su un treno. Interpretate da Anna Bonasso (signora), Giula Candeloro (ragazza) e Ginevra Padula (bambina). Le accompagniamo per un breve tratto (15 minuti) nell’arco di una giornata, rievocando tutto il novecento e gli sforzi fatti per giungere ad una unione europea non ancora compiuta. La metafora del viaggio, grazie anche ai preziosi materiali raccolti dall’Archivio Nazionale del cinema e dall’Archivio delle Ferrovie dello stato, fa da contrappunto alle voci narranti delle tre passeggere.