19 giugno 2017
“ La storia di un fenomeno che potrebbe sembrare banale, ma è invece lo specchio di trasformazioni sociali profonde, il regista appassionato corridore, ha dedicato questo documentario Free To Run uscito in diversi paesi europei “ ( Internazionale)
La maratona femminile diventata uno sport olimpico nel 1984 e fino a 50 anni fa le donne non potevano partecipare a tale tipo di gare. Poi, nel 1967, una studentessa dell’università di Syracuse s’iscrisse, con uno stratagemma, a quella di Boston ed entrò nella storia: si chiamava Kathrine Switzer e fu la prima “lei” a correre una maratona con un numero ufficiale (il 261) Da quella vicenda prende il via Free To Run, il film documentario del regista ( e runner) svizzero Pierre Morath sulla corsa. Corsa che, più che come sport, è raccontata come una strada per l’emancipazione e una forma di lotta contro ogni discriminazione. “La corsa è un atto individuale che diventa atto collettivo e quindi atto politico” fra detto il regista presentando la pellicola a Milano, al Festival dei Diritti Umani. Un film che racconta quanto questo sport permetta a chi lo pratica di affermare se stesso. E gridare al mondo, in modo pulito, la propria presenza. (Mensile la Vita in Diretta nella pagina Cultura e Spettacolo di Annalisa Misceo)
La kitchenfilm distribuisce FREE TO RUN per l’Italia e viene raccontato con la voce di LINUS
Dopo Milano, Roma… dal 19 giugno 2017 a Torino Cinema Fratelli Marx.