Il festival diretto da Francesco Ranieri Martinotti ha consegnato domenica 22 ottobre il “Premio Miglior Doppiaggio” alla distributrice italiana Emanuela Piovano Kitchenfilm per il film “L’arte della fuga” di Brice Cauvin.
Una commedia sull’amore, dove fra tradimenti, equivoci e bugie, tre fratelli proveranno a dare una svolta alla propria vita.
Ospiti del festival: il regista Brice Cauvin e l’attrice Agnès Jaoui
Agnès Jaoui
“Mi fa molto piacere tornare qui, in Italia. Da tanto tempo non vengo a Firenze. Mio padre è sposato con un’ italiana e vive a Roma. E’ stato molto strano, non spiacevole vedere questo film in un’altra lingua.”
Brice Cauvin
“La sensazione è come se il mio film fosse stato reinventato. E’ stato molto piacevole perché era come avere una lettura molto diversa. E poi ho notato che non avete riso negli stessi momenti che in Francia. A volte mi sono sentito un po’ frustrato in Francia nel sentire che mancavano le risate dove le avevo immaginate. Nel ruolo della madre, interpretato dall’attrice Marie Christine Barrault, immagino che abbiate ritrovato una mamma latina. Ho notato anche che tutte le scene con Agnés provocavano più risate che in Francia. Questo mi ha fatto molto piacere”.
Dal dietro le quinte al dietro le cuffie. Simone Corelli (missaggio) ci porta alla scoperta del doppiaggio de “L’arte della fuga” a suon di chicche e curiosità. Scopriamo, ad esempio, che nella colonna sonora del film ci sono gli Swingle Singers, un gruppo musicale nato in Francia negli anni ’60, che i fonici di presa diretta francesi sono famosi per la loro “qualità” e che le cuffie possono essere anche un prezioso strumento “radiografante”, se si sa prestare orecchio…
Ringraziamo tutto il team doppiaggio di Kitchenfilm, diretto e coordinato da Renato Cecchetto, per aver “tirato a lucido” la versione italiana del film di Brice Cauvin con Agnès Jaouoi che sarà presto al cinema!